Quella delle Imperial Porter è una storia lunga, come il viaggio che queste birre facevano per giungere in Russia, partendo dal Regno Unito.
Le Porter sono nate a Londra nel ‘700 e prendono il nome dai facchini – porter, appunto – che ne erano grandi estimatori.
Le Porter erano, e sono tuttora, birre scure con una gradazione alcolica non troppo elevata e sentori di caffè, cacao, liquirizia e note tostate.
Le Imperial Porter sono una versione più alcolica delle Porter.
Oggi infatti il termine “Imperial”, affiancato a uno stile brassicolo, viene inteso come sinonimo di “alcolicamente forte”.
In realtà, la nascita delle Imperial Porter la si deve a un personaggio tanto folle quanto astuto: Pietro il Grande, zar di Russia.
Divenuto zar a soli 10 anni, nel 1689 intraprese un tour dell’Europa, che lo portò fino a Londra. Qui Pietro il Grande, già appassionato di birra, rimase affascinato dalle birre Porter, tanto da chiedere che gli venissero spedite in Russia.
Il viaggio a cui la birra venne sottoposta era estremamente lungo, e i mastri birrai inglesi dovettero trovare un modo per far sì che si conservasse e arrivasse ancora buona allo zar.
La soluzione adottata fu l’aggiunta di una maggiore quantità di alcool e luppolo.

Il luppolo, grazie alle spiccate proprietà antibatteriche, rappresenta un ottimo conservante naturale. In passato, infatti, l’aumento delle dosi del luppolo costituiva la tecnica più valida per migliorare la conservazione della bevanda.
Ed è proprio così che nacque l’Imperial Porter.
Hasta la Birra!
